Nato nel 1957 a Cairo, Egitto, Fathi Hassan porta con sé le radici profonde della regione nubiana, terra di antiche culture e tradizioni. La sua famiglia, proveniente dalla città di Toscka nel sud dell'Egitto, appartenente alla tribù Kekhia, ha una storia ricca di nobili guerrieri e agricoltori che hanno guidato il loro villaggio con saggezza e forza attraverso le sfide del tempo.
Cresciuto in un ambiente familiare matriarcale, Hassan ha imparato fin da giovane l'importanza dei legami familiari e della tradizione nella cultura nubiana. Il suo percorso artistico ha inizio quando decide di trasferirsi in Italia nel 1979, dove si stabilisce per coltivare la sua passione per le arti visive.
Dopo essersi diplomato all'Accademia di Belle Arti di Napoli nel 1984, Hassan entra in contatto con il vibrante mondo teatrale napoletano, collaborando con il gruppo teatrale "Falso Movimento" e contribuendo allo spettacolo teatrale "Otello". Questa esperienza gli offre un'opportunità unica di esplorare la sua creatività in nuovi contesti e di sviluppare una profonda comprensione della performance artistica.
Durante gli anni accademici, Hassan stringe amicizia con importanti intellettuali partenopei, come Lucio Amelio, Filiberto Menna e Mario Martone, che diventano suoi sostenitori e mentori nel mondo dell'arte. 
La sua arte non passa inosservata, e nel 1989 riceve un prestigioso riconoscimento dal Ministero della Cultura egiziano per il suo contributo artistico.
La consacrazione internazionale arriva nel 1988, quando Hassan viene scelto per rappresentare l'Africa alla Biennale di Venezia, un evento che segna un importante traguardo nella sua carriera artistica e offre una vetrina globale per la sua visione unica e le sue opere intrise di cultura e tradizione nubiana.
Oggi, Hassan continua a vivere e lavorare in Italia, dove la sua arte continua a celebrare le sue radici nubiane e ad ispirare un pubblico internazionale con la sua ricca narrazione visiva che unisce passato e presente, tradizione e innovazione.

50x70cm

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