Franco Polizzi è nato nel 1954 a Scicli. Piccola città barocca in provincia di Ragusa che lascerà giovanissimo per iscriversi alla Scuola d'arte di Siracusa. É qui che comincia a prendere forma nell'artista la voglia di esprimere le influenze mediterranee, i colori e le emozioni dei suoi luoghi natii. Polizzi continua la sua avventura all'Accademia di Belle Arti di Venezia, che conclude brillantemente facendo tesoro degli insegnamenti di maestri come Carmelo Zotti ed Edmondo Bacci. Sono gli anni in cui partecipa alle rassegne d'arte della Fondazione Bevilacqua La Masa, gli anni dei primi successi sospinti dal vento favorevole della prima personale, a Venezia.
Ed ecco il salto, nel 1975. I quadri di Polizzi sono accettati alla X Quadriennale d'Arte a Roma.
Nel 1978 torna a Scicli e qui approfondisce il problema dello spazio all’interno dell’opera, sviluppando la tematica di paesaggi mediterranei con figure e oggetti in luce e penombra. I silenzi, la luce, la dolcezza della campagna iblea sono un forte stimolo, così come il ricordo della grande pittura ammirata nei più importanti musei europei. È di questo periodo l'incontro determinante con i maestri pittori che poi diverranno gli amici del "Gruppo di Scicli": Piero Guccione, Franco Sarnari, Sonia Alvarez, Ugo Caruso, Carmelo Candiano. La comune passione per la pittura ha fatto sì che si instaurasse fra loro, nel tempo, un clima di amicizia e di solidarietà intorno alle tematiche relative all'arte e alla salvaguardia del territorio.
Nel 1984 sigla un accordo professionale con la galleria d'arte romana "Il Gabbiano". Dopo la prima personale nella Capitale, esporrà in varie fiere internazionali: Art Exposition Chicago, Fiac di Parigi e Basilea.
Illustri critici d'arte prenderanno a cuore il suo lavoro: Enzo Siciliano, Lorenza Trucchi, Vittorio Sgarbi, Guido Giuffrè, Antonello e Duccio Trombadori, Giorgio Soavi, Claudio Strinati, Marco Di Capua e Marco Goldin.
Partecipa a molte mostre collettive e personali: la XXXI Biennale di Milano, il XXX Premio Suzzara a Mantova e il 42° Premio Michetti a Francavilla a Mare. Espone in importanti gallerie: Forni (Bologna), Bergamini (Milano), Basile e Galleria 61 (Palermo), Il Sagittario (Messina).
Nel 1996 con Goldin organizza la prima antologica a Treviso.
Nel 1999 a Palazzo Sarcinelli partecipa alla collettiva Elogio del pastello e alla XIII Quadriennale d'Arte di Roma dove l'opera Torretta degli Iblei è acquistata dalla Camera dei Deputati. Seguiranno le mostre in tandem con Sonia Alvarez a Palermo, e con "Il Gruppo di Scicli" a Bologna e a Monza. Con Goldin partecipa alla mostra di Palazzo Sarcinelli Per amore.
Nel 2005 partecipa con un "trittico" alla grande mostra organizzata da Marco Goldin al Piccolo Miglio in Castello, a Brescia.
Attualmente l'artista vive e lavora tra Scicli e Firenze.
"buganville fra le case" 1989/90 (100x50cm)
Opera Unica - Olio
"il vecchio arancio nell'angolo" 1989/90 (186x192cm)
Opera Unica - Olio