23 Maggio / 13 Giugno 2004

A volte s'incontra un pittore, qualcuno che vive per la ''pittura", com 'è Giampaolo Tafani, che questo e soltanto questo avrebbe potuto fare nella vita: dipingere.
E se oggi le sue opere raccontano storie senza storia, suggerite da una posa, da un gesto, da un 'azione, da uno sfondo, da un oggetto e, talvolta da un semplice titolo, chissà, davvero, in quali orizzonti troveremo confinati gli esiti ultimi della sua accanita ricerca: perché il regno dei dipinti di quest'artista è quello dell'indefinito, dell'incerto, della romantica suggestione che deriva dal sapere solo in parte, dall'intuire, dal dover essere costretti a prevedere. E' in questo che noi sentiamo  stimolata la memoria, la fantasia: come se ci trovassimo improvvisamente all'inizio di un grande viaggio, una partenza colma di enigmi.

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